Nome : Francesco Patino e Cristina Portulano
Mail : porpat@tiscalinet.it
Persone :4
Auto - Toyota Innova (RJ- 14 TA - 6487)
Nome autista - Mohan
4-23 agosto 2011
Racconto :
Già dallo scorso anno eravamo intenzionati ad andare a conoscere l'India, ma per una serie di motivi non siamo riusciti ad organizzarci.
A Marzo abbiamo cominciato ad ipotizzare una nuova organizzazione con una coppia di amici. Ci siamo inizialmente rivolti ad una agenzia, che ci ha proposto un tour del Rajasthan e Agra di 15 giorni (13 notti); abbiamo provato a chiedere delle estensioni per Khajuraho e Varanasi e i prezzi sono immediatamente schizzati alle stelle con cifre più che raddoppiate rispetto alle previsioni iniziali.
Abbiamo deciso di cambiare rotta e abbiamo cominciato a cercare sul web; abbiamo scoperto che sono presenti siti web di diversi operatori turistici indiani. Abbiamo mandato varie mail e, tra le proposte pervenute, la più interessante ci è sembrata quella di Karni Singh di Popular India. Una delle cose che ci ha maggiormente colpito era la sollecitudine nel rispondere alle mail e la ricchezza dei particolari nella proposta. Verso maggio ci siamo accordati per un tour di circa 20 giorni, che prevedeva macchina con autista, prenotazione degli hotel, ingressi ai diversi siti di interesse turistico, guida in diverse città. A noi restava solo da prenotare il volo aereo e fare il visto.
A conclusione del viaggio, che di seguito dettagliamo, possiamo affermare di aver fatto la scelta giusta: macchina comoda ed efficiente, autista bravissimo, che parlava bene l'inglese e decentemente l'italiano, capace di essere anche un vero accompagnatore che ci ha aiutato a conoscere meglio un Paese difficile e complesso come l'India. Tutti gli hotel si sono rivelati molto eleganti e funzionali, i luoghi visitati incantevoli, pur nella difficoltà di essere turisti in una realtà così lontana dalla nostra.
Tra i nostri progetti futuri c'è anche un viaggio in Nepal e penso proprio che torneremo a contattare Mr. Karni Singh, che ci ha consentito di conoscere (anche se solo in piccola parte) l'incredibile India, un posto dove tutto è possibile!
Itinerario :
5 agosto 2011
Arriviamo a Delhi alle 3 del mattino dopo un lungo viaggio via Mosca. Siamo in quattro: io e Franco, mio marito e Nico ed Elisabetta, una coppia di amici. Dopo il lungo controllo passaporti e il ritiro bagagli usciamo dall'aeroporto. Non piove; Delhi ci avvolge immediatamente con il suo caldo e il suo odore e ritorna alla mente il libro di Pasolini "L'odore dell'India".
Ci aspetta un autista poco ciarliero che ci accompagna in albergo.
Dopo una breve sosta e un rapido sonnellino, alle 10.00 siamo pronti per iniziare la nostra avventura indiana. L'autista è cambiato, si chiama Mohan e sarà con noi per gran parte del viaggio; istintivamente mi piace, sembra cordiale e gentile, parla bene l'inglese e se la cava con l'italiano.
Prima tappa: il Red Fort, grande e maestoso, ma in parte in stato di degrado; non si visitano interni.
Nel pomeriggio, dopo un piccantissimo pasto, Mohan ci accompagna al Main Bazar e così cominciamo a prendere confidenza con l'India della tanta gente, della confusione, del traffico ininterrotto e chiassoso, della sporcizia per le strade.
È poi il momento della Delhi pubblica: visitiamo l'India Gate, la residenza del Presidente (con relative scimmie), il Parlamento, alcuni ministeri. Qui le strade sono molto ampie, pulite e ordinate; cominciamo ad assaporare le tante contraddizioni e le tante sfaccettature di questo Paese.
Visitiamo anche la tomba di Humayun, splendido esempio di architettura Moghul; qui tutto, anche il giardino, è all'insegna dell'armonia e dell'equilibrio.
In serata siamo molto stanchi e decidiamo di fare un giro a Connaught Place, cuore della New Delhi, che ci delude un po' e, dopo un gelato, torniamo in hotel.
Foto
6 agosto
Lungo trasferimento verso Mandawa percorrendo una strada in pessime condizioni. Lungo il tragitto vediamo alcune grandi statue colorate; chiediamo a Mohan, che ci spiega che è un tempio dedicato ad Hanuman, il dio scimmia; proponiamo di fermarci e visitiamo il tempio. Mohan, come già intuito, si dimostra molto disponibile e ci dà un sacco di spiegazioni sul tempio e sulla divinità.
Arriviamo nel pomeriggio all'hotel di Mandawa e, dopo una breve sosta, andiamo a visitare con una guida diverse haveli, le antiche case dei mercanti; sono bellissime, ma molte di loro in stato di abbandono. La città ci appare molto sporca e le strade sono percorse in ogni dove da mucche, tori e altri animali. Torniamo in hotel e, dopo un veloce ma ristoratore bagno in piscina, decidiamo di cenare in albergo.
Foto
7 agosto
Lungo il percorso ci fermiamo a Fatehpur dove visitiamo rapidamente altre haveli.
Arriviamo a Bikaner, in uno splendido hotel con camere suntuose.
Andiamo allo spettacolare forte Junagarh, e ci affascinano i suoi palazzi con interni finemente decorati con affreschi e pannelli in marmo scolpito.
Nel pomeriggio andiamo a Desnoke, al tempio di Karni Mata, più noto come "tempio dei topi". Ci sono molti pellegrini; io ci metto molta buona volontà, ma non ce la faccio e dopo pochi istanti fuggo dal tempio con Elisabetta; Franco e Nico restano all'interno: sono molto incuriositi e anche affascinati da questa incredibile realtà. In serata Mohan ci accompagna al mercato di frutta e verdura e ci offre un piccolo dolce; ancora una volta si dimostra più che un semplice driver: è simpatico, chiacchierone e ci spiega tante cose.
Cominciamo ad abituarci all'incredibile quantità di persone e mezzi vari che circolano, agli animali di ogni tipo che si muovono con disinvoltura per le strade, all'odore dell'India.
Foto
8 agosto
Partiamo alle 8.30 in direzione Jasailmer. Lungo la strada ci fermiamo a Ramdeora e visitiamo il tempio di un famoso santo indiano discendente della famiglia reale dei Rajput, Baba Ramdevji. È
un luogo affascinante, affollatissimo; siamo gli unici occidentali e i pellegrini ci fotografano con il cellulare. Ci trattano con simpatia e un pellegrino ci aiuta ad andare avanti saltando una lunga fila e ci spiega un po' la storia del posto, ci guida durante la visita. È stata davvero una bella ed insolita esperienza, per pochi minuti ci siamo sentiti parte di un mondo che non è il nostro ma che ci ha accolto con spontaneità e calore.
Arriviamo a Jasailmer e dopo una pausa per massaggio ayurvedico, visitiamo i decoratissimi templi giainisti, i cenotafi e il Gadi Sagar, suggestivo lago artificiale, popolato di pesci gatto dalle incredibili proporzioni. Al rientro nel nostro lussuoso hotel, bagno in piscina. Poi Mohan ci accompagna in un simpatico locale per la cena.
9 agosto
Al mattino incontro con la guida; si chiama "Luce", traduzione dall'indù di un nome dalla difficile pronuncia. È molto bravo e parla un italiano perfetto; è un Brahmano e pertanto abita nel forte, ci porta anche a vedere la sua casa che è ovviamente dipinta di blu. Una famosa guida turistica definisce Jasailmer "uno spettacolo mozzafiato" e il forte "una città d'oro che supera le aspettative dei turisti più esperti". È proprio così, ti incanta, ti affascina, ti prende gli occhi e il cuore.
Luce ci accompagna in un tour dettagliato, ci porta a vistare altri stupendi templi giainisti e ci parla della città, della sua storia, del sistema delle caste. Poi ci aspetta un lungo giro per acquisti di vario genere e noi non ci facciamo pregare.
Nel tardo pomeriggio partiamo per il deserto. Passeggiata guidata con i cammelli e poi ci attende cena con spettacolo in un piccolo villaggio nel deserto. Purtroppo a pasto appena iniziato comincia a piovere; quelle che sembravano poche gocce (non ci sembrava possibile la pioggia in pieno deserto), si trasforma in un diluvio da cinema. Mangiamo in modo arrangiato sotto una tettoia e niente spettacolo. Decidiamo di rientrare e siamo costretti ad una strada totalmente allagata con passaggi che sembrano uadi in piena; qui Mohan dimostra tutta la sua abilità di driver e se pure preoccupati, la sua prudenza e la sua perizia ci rendono fiduciosi.
Foto
10 agosto
Arriviamo a Jodhpur e continua a piovere. Senza passare dall'albergo andiamo a visitare i cenotafi, una serie di singolari cupole bianche; da qui si gode un bellissimo panorama della città blu. Andiamo poi all'imponente Meherengarh Fort. Purtroppo continua a piovere e la visita di questo affascinante luogo è complicata dalla tanta acqua che non smette di scendere. Mohan, su nostra richiesta ci accompagna alla Torre dell'Orologio e ci avviamo verso il Sardar Market; ci sono tanti negozi di genere diverso e, come al solito, ci immergiamo negli acquisti. La strada è molto affollata, allagata e l'acqua piovana si mischia a quella della fogna, al fango, alla sporcizia. Siamo ridotti in uno stato pietoso, ma ormai ci sentiamo in totale sintonia con questo Paese, anche con le sue difficoltà e le sue contraddizioni.
Arriviamo in albergo: l'ingresso ci sembra un po' tetro, ma subito scopriamo un giardino stupendo con piscina da favola, stanze in bungalow eleganti, grandi e bagno spaziale.
Ceniamo in un locale vicino all'hotel "on the rocks": molto carino.
Foto
11 agosto
Alla mattina chiediamo di rinviare la partenza per tornare verso la Torre dell'orologio. Arriviamo al Sardar Market che sta aprendo. Oggi Jodhpur, senza pioggia ci appare sotto una luce diversa: è una bella città, ma comunque molto caotica e sporca. Compriamo diversi souvenir in un delizioso negozio nella piazza del mercato.
Alle 10.30 partenza: oggi è una giornata di trasferimento.
Ci fermiamo a Ranakpur per visitare degli stupefacenti templi giainisti, dove il marmo sembra un merletto prezioso e raffinato.
Foto
Poi ci avviamo per una strada di montagna, che ricorda, per il tipo di vegetazione, quelle delle Prealpi venete. La strada è impervia e non molto ben tenuta, ma il paesaggio è interessante e completamente diverso da quello lasciato da poco.
Arriviamo a Udaipur verso le 19.30; il nostro hotel è all'interno del City Palace: siamo in una specie di rocca architettonicamente strabiliante. Cena in hotel.
12 agosto
La giornata inizia con la visita al City Palace, suntuosa residenza dei Maraja; ci abita ancora l'attuale sovrano, ormai imprenditore del settore turistico e vediamo passare il figlio su un'auto elettrica. Visitiamo anche il tempio di Visnù nero e i giardini delle donne nella parte nuova della città. Poi ci dedichiamo allo shopping in una scuola di pittura. Torniamo verso il City Palace e, dopo un giro sul lago Pichola, gironzoliamo per la città vecchia; ci concediamo un ottimo massaggio ayurvedico e poi andiamo presso una haveli per uno spettacolo di danza; ceniamo in un ristorante con terrazza Udaipur ha l'aspetto di una città ricca, ordinata, pulita ed è molto gradevole.
13 agosto
Partenza e sosta a Chittorgarh: c'è un enorme forte di cui visitiamo, accompagnati in auto da Mohan, solo alcuni edifici. Arriviamo poi a Pushkar e subito andiamo in giro per vedere i templi, i ghat sul lago, tra cui il Ghat Gandhi, dove furono sparse le ceneri del Mahatma e il mercato, pieno di vita e con un incredibile numero di bancarelle. Moltissimi sono i pellegrini, venuti in questa città santa. Vistiamo anche uno dei pochissimi templi dedicati al dio Brahma, ma ci affascina soprattutto un coloratissimo tempio dedicato a Visnù, pieno di pellegrini che pregano a suon di musica; ci togliamo le scarpe e ci prepariamo ad entrare, ma un gentilissimo guardiano, con molto garbo, ci fa capire che è vietato l'ingresso agli stranieri. Peccato!!
Puahkar è veramente bella ed interessante e la giornata si conclude degnamente, poiché Mohan ci porta a cena in un delizioso ristorante su un ghat con vista notturna sul lago.
14 agosto
Ci mettiamo in viaggio verso Jaipur. Arrivati in città ci concediamo un altro massaggio, andiamo a cinema per non perdere un po' di Bollywod e in serata a cena da Mr. Karni che ci accoglie con la sua famiglie con grande affabilità. Siamo in 10, tutti italiani ed è proprio una bella esperienza.
15 agosto
La giornata inizia con foto al Palazzo dei Venti e prosegue con la salita al Forte Amber in elefante. Visitiamo il forte con una giovane guida che parla bene italiano: bei palazzi, sale riccamente addobbate. Poi andiamo al City Palace costituito da un vasto complesso di cortili, giardini ed edifici, nonché interessanti esposizioni. Proseguiamo per l'Osservatorio Astronomico, che riusciamo a gustare non solo perché è davvero interessante, ma anche perché la guida si dimostra molto competente in materia.
La giornata prosegue con l'immancabile shopping, che qui offre davvero molte opportunità. E si conclude con una buona cena a base di carne (no-chilli) in un gradevole ristorante.
16 agosto
Durante il trasferimento verso Agra ci fermiamo a Fatehpur Sikri, dove visitiamo il complesso dei palazzi che sorge sul crinale di una collina, tra cui spicca il Palazzo Jodh Bai e i palazzi delle tre mogli (indù, musulmana e cristiana) dell'imperatore Akbar. All'interno del cortile della moschea si erge l'elegante tomba in marmo bianco di Shaikh Salim Chisti.
Riprendiamo sotto la pioggia il viaggio verso Agra, dove arriviamo in serata. Breve relax in hotel e poi a cena presto, perché per domani è prevista sveglia all'alba.
17 agosto
Alle 6.00 siamo al Taj Mahal e c'è già parecchia gente; non piove, ma il sole non riesce a bucare le nuvole. Temevo che il Taj Mahal potesse deludermi un po' perché troppo decantato, invece, sin dal suo apparire attraverso la porta di accesso, si rivela degno della fama di meraviglia del mondo che lo accompagna. L'ambiente in cui è inserito è perfetto, degna cornice di questo sublime mausoleo moghul simbolo di armonia ed equilibrio dello spirito.
Dopo visitiamo l'Agra Fort; è comparso il sole che ci fa apprezzare la bellezza di questo forte moghul elegante e molto ben tenuto.
Verso le 12.00 partiamo per Orcha. Attraversiamo il Madya Pradesh: il paesaggio è brullo, la strada mal tenuta e molto trafficata. Attraversiamo diversi villaggi desolati e molto sporchi; arriviamo a Gwalior che ci sembra un girone dantesco. Mohan ci chiede se vogliamo fermarci, ma noi preferiamo proseguire.
Arriviamo ad Orcha, un piccolo villaggio che ci appare in stato di abbandono. Il nostro hotel è come al solito bello ed elegante con coloratissimi stucchi che raccontano la storia di Ganesh ed altri dedicati alle reincarnazioni di Visnù.
18 agosto
In mattinata visitiamo alcuni edifici di Orcha, che sono molto mal tenuti; la cosa più bella ad Orcha è il fiume e la vegetazione di tipo tropicale.
Partiamo per Khajuraho; appena arrivati Mohan ci saluta, perché deve tornare a Delhi per incontrare altri turisti. Dice che il viaggio con noi è stato molto bello e che quindici giorni gli sono volati via come se fossero stati due. Si allontana e già so che lo rimpiangeremo.
Nel pomeriggio arriva un nuovo autista con guida. Andiamo ai templi: sono al di sopra di ogni aspettativa, inseriti in giardini stupendi e curatissimi. Le sculture erotiche aggiungono interesse ad edifici che sarebbero comunque bellissimi; la guida è competente ed appassionata e ci introduce alle dottrine tantriche.
Cena in un ristorante italiano dove si mangia davvero bene.
19 agosto
Al mattino massaggio in un bel centro vicino all'albergo e poi bagno in piscina.
Andiamo verso l'aeroporto e ci imbarchiamo per Varanasi. Qui, dopo una breve pausa in hotel arriva il nuovo autista con la guida, che ci spiega che l'acqua del Gange è troppo alta e non è concessa la navigazione delle barche: grande delusione! Attraversiamo la città vecchia e i vicoli che portano ai ghat; qui è tutto un delirio: sporcizia, caos e traffico indescrivibili, venditori che ti assalgono da tutte le parti, bancarelle di ogni tipo, santoni veri e falsi che sperano in una foto e relativa mancia.
Arriviamo ad un ghat pieno di fedeli indiani e turisti tutti seduti su barche ancorate. Andiamo anche noi, non senza aver comprato fiori e lumini per la Grande Madre Ganga. Vediamo su una alta piattaforma una decina di uomini vestiti di bianco che celebrano un rito con canti, danze, fuoco; a noi più che una cerimonia sacra e mistica sembra uno show per turisti. Ne parliamo con la guida che glissa con spiegazioni poco chiare.
Cena in ristorante indiano e thal per tutti.
20 agosto
Partenza dall'hotel alle 5.30, la città non è ancora in delirio, ma c'è comunque molto movimento. Arriviamo ad un ghat dove diversi uomini e donne fanno le abluzioni purificatrici, tra tanti turisti armati di macchine fotografiche e videocamere. Poi ci spostiamo al ghat delle cremazioni che si svolgono di sera. Un giovane indiano in perfetto inglese ci spiega come si svolgono le cerimonie; si vedono resti delle cremazioni del giorno prima e un cane si aggira tra le pire spente. Il tutto è piuttosto impressionante. Poi visitiamo alcuni templi della città vecchia, ma nel tempio dorato gli stranieri non possono entrare. C'è molta polizia e moltissimi controlli.
Più tardi andiamo a Sarnath per visitare i luoghi del primo sermone di Buddha. Il posto è tranquillo e molto distensivo, i resti archeologici interessanti.
Nel pomeriggio torniamo al market per immergerci di nuovo nel turbinio di questa strana ed incredibile città..
21 agosto
A metà mattina prendiamo il volo per tornare a Delhi, dove ci attende un nuovo autista. Torniamo al Park Hotel e dopo una breve sosta andiamo a Jama Masjid: una enorme moschea, con tanti fedeli in attesa dell'ora della preghiera. Veniamo accolti con una certa diffidenza come spesso accade ai turisti negli ambienti musulmani e ci viene spontaneo ricordare la calorosa accoglienza degli indù a Ramdeora.
In serata andiamo a Connaught Place, ceniamo e ci facciamo un giro.
22 agosto
In mattinata andiamo al Raj Gath, uno splendido parco, molto frequentato da turisti indiani, dove si trova una semplice piattaforma quadrata in marmo nero, che indica il luogo dove fu cremato il Mahatma.
Ci rechiamo poi alla colonia tibetana, posto molto tranquillo, con tanti piccoli graziosi negozi, alcuni dei quali chiusi, perché oggi è il compleanno di Krishna.
Nel pomeriggio andiamo al Qutb Minar, un imponente ed interessante complesso di edifici, tra i quali spicca una slanciata torre di 73 metri.
Ci concediamo l'ultimo massaggio ayurvedico e torniamo in hotel
Decidiamo di concludere la serata con cena al Parikrama, ristorante girevole nel centro della città nuova. Le luci di Delhi ruotano intorno a noi e così salutiamo dall'alto l'India e la sua capitale.
Tornando in hotel, so che mi mancheranno immediatamente l'odore dell'India, i suoi suoni, i suoi colori, la sua gente.
Franco e Cristina
Estratto dagli itinerari di viaggio:
|
|
|
Rajasthan, Agra e Varanasi (16 giorni e 15 notti)
Tragitto del tour:Delhi / Mandava / Bikaner / Deshnoke / Kheechan / Jaisalmer / Khuri / Osiyan / Jodhpur / Ranakpur / Udaipur / Pushkar / Ranthambore / Jaipur / Bharatpur / Fatehpur Sikri / Agra / Varanasi / Delhi |
|
|
|
Triangolo d'oro, Khaujarao e Varanasi (10 giorni e 9 notti)
Tragitto del tour: Delhi / Jaipur / Fatehpur Sikri / Bharatpur / Agra / Gwalior / Orchha / Khajuraho / Varanasi / Delhi
|
|
|
Richiedi preventivo per il tuo viaggio in India.